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 PRIGIONE DI GUANTAMANO: NON CHIUDERA' COME VOLEVA OBAMA, BLOCCATO DALLA CAMERA DEI RAPPRESENTANTI Data: 08/05/2009
Appertiene alla sezione: [ Politica Estera ]
Il progetto di Barack Obama di chiudere al più presto il carcere di massima sicurezza di Guantanamo è inciampato ieri nella decisione della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti di negare i finanziamenti per il trasferimento dei 241 detenuti. La Commissione chiamata a decidere sullo stanziamento ha infatti bocciato la richiesta del presidente di poter disporre dei 50 milioni di dollari necessari per mantenere l'impegno assunto sulla prigione nell'isola di Cuba. La Commissione ha richiesto all'amministrazione statunitense di presentare un piano dettagliato sul futuro della prigione entro l'1 ottobre di quest'anno. I membri repubblicani, nella sessione di ieri, hanno ribadito le loro perplessità sul progetto, accusando Obama di non tenere in debito conto il problema della sicurezza nazionale. "Non si tratta di peccatori pentiti. Non li voglio nel mio paese", ha detto Todd Tiahrt, alludendo alla possibilità che parte dei detenuti di Guantanamo siano ospitati in alcune delle prigioni americane. Ma nelle stesse ore il ministro della Giustizia americano Eric Holder, nel corso di un'audizione al Senato, ha intanto confermato che i detenuti di Guantanamo non saranno rilasciati negli Stati Uniti, una volta chiuso il centro di detenzione. "Non abbiamo alcuna intenzione di rendere liberi i terroristi", ha detto, nel tentativo di rassicurare gli esponenti repubblicani del Congresso. Holder ha spiegato allo stesso tempo che alcuni detenuti saranno lasciati liberi, in quanto il governo ritiene che non tutti i prigionieri di Guantanamo siano dei terroristi. "Riguardo a coloro che descrivete terroristi, posso dire che non li porteremo qui nel paese per liberarli, nel caso in cui reputeremo che siano terroristi", ha precisato il ministro della Giustizia americano, aggiungendo anche che l'amministrazione non ha intenzione di liberare i terroristi neanche in paesi stranieri. Nel frattempo, sempre ieri, la Commissione della Camera ha approvato anche un piano di compromesso che affida al dipartimento di Stato il controllo di centinaia di milioni di dollari destinati alla sicurezza e agli aiuti per la lotta al terrorismo condotta dal Pakistan. Una decisione contraria alla volontà dei repubblicani che avrebbero preferito mantenere i fondi nelle casse del Pentagono.

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