di MASSIMO FRANCO
Mondadori
371 pagine, 20 euro
Dalla censura ad Anna Magnani, perché vestita da suora somigliava a suor Pascalina, la perpetua di Pio XII, al presunto bacio con Totò Riina, la storia d’Italia ha trovato in Giulio Andreotti la sua autobiografia. «Io sono postumo di me stesso»: l’autore di celebri battute, ma anche vittima delle battute degli altri, funziona come un luogo comune dell’incompiutezza del carattere politico nazionale. Con autorevolezza Massimo Franco, editorialista del Corriere della sera, ci fa scoprire cosa c’è dietro i motti politici andreottiani.