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 NICOLA BOMBACCI UN COMUNISTA A SALÒ Data: 28/10/2008
Appertiene alla sezione: [ Recensioni ]
di G. Salotti, Mursia Editore

270 pagine, 19 euro

La socializzazione fu l’ultimo atto del fascismo della Rsi. Ne fu ispiratore Nicola Bombacci, uno che a Salò non doveva esserci. Figlio di una guardia pontificia, era stato socialista massimalista e poi fondatore del Partito comunista insieme a Gramsci e Togliatti. Ma non fu un traditore: si è considerato sempre un socialista. Sarà catturato con Benito Mussolini in fuga e fucilato a Dongo insieme ai gerarchi, gridando: «Viva il socialismo». Salotti ricostruisce la verità di un morto scomodo per tutti.

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