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 Messaggio: 1065
 Data: Giovedi
22:58
12.02.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it-IT) AppleWebKit/525.19 (KHTML, like Gecko) Version/3.1.2 Safari/525.21 79.3.77.122 (host122-77-dynamic.3-79-r.retail.telecomitalia.it) GIACOMO
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Paese: toritto
HANNO AUMENTATO IL CANONE A 107 EURO, PER PAGARE UNO COME BONOLIS.LA GENTE NON ARRIVA ALLA FINE DEL MESE E QUESTI PENSANO, CON I NOSTRI SOLDI, A PAGARE UN INDIVIDUO CHE NON SI RENDE CONTO DEI PROBLEMI GROSSI CHE HA LA GENTE OGNI MATTINA, QUANDO SI ALZA PER ANDARE A LAVORARE, DEVE AFFRONTARE E CON LA CRISI IN ATTO.
NESSUNO DICE NULLA, NESSUNO INTERVIENE E NOI POPOLO ITALIANO CHE NON REAGIAMO, ANZI SIAMO COME GLI STRUZZI CHE METTONO LA TESTA DENTRO LA SABBIA O LE 3 SCIMMIE (SORDE, MUTE E CIECHE).MI CHIEDO SOLO PERCHE' NON PRIVATIZZANO LA RAI, SIAMO STUFI A DI PAGARE IL CANONE, TASSA INGIUSTA.

 Messaggio: 1064
 Data: Martedi
18:11
10.02.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it-IT) AppleWebKit/525.19 (KHTML, like Gecko) Version/3.1.2 Safari/525.21 87.19.94.9 (host9-94-dynamic.19-87-r.retail.telecomitalia.it) Giueppe
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Paese: toritto

Come accadde per la terribile agonia e la fine di Terri Schiavo negli Stati Uniti, la morte molto simile di Eluana Englaro ha turbato e sconvolto l'Italia. E ha diviso e lacerato il Paese. Ora, di fronte alla morte è necessario chinare il capo e sostare in silenzio dopo settimane angoscianti di polemiche e di scontri. Nella preghiera i cattolici, i cristiani, i credenti; nella meditazione e nel raccoglimento tutti, senza alcuna distinzione.
E tutti abbiamo il dovere di tornare a pensare alla morte, a questa dimensione che fa parte della vita umana e che non sarà mai possibile cancellare. L'obbligo della riflessione riguarda ognuno. Così, tutti devono interrogarsi sul processo che nelle società opulente ha rimosso la morte sino a nasconderla, persino nel linguaggio. Una cancellazione della morte che inevitabilmente è accompagnata dal deprezzamento della vita, che ha molte, spaventose facce: dal suo dissipamento all'uso degli embrioni, dall'aborto all'eutanasia.
I progressi della scienza, soprattutto in ambito medico, impensabili solo qualche decennio fa, sono da salutare con ammirazione, ma pongono interrogativi nuovi e molto difficili sul piano morale e sociale, al punto che le questioni bioetiche sono divenute politiche. Per questo la riflessione e la prudenza sono quanto mai necessarie. Per questo la responsabilità di politici, legislatori e magistrati è sempre più grande.
Ora, dopo settimane di angosce e polemiche, è il momento di una riflessione che di nuovo possa riunire credenti e non credenti - come finora è avvenuto nella storia d'Italia - e questa volta sul significato della morte e della vita. Per salvaguardare la dignità di ogni essere umano in qualsiasi condizione si trovi.

 Messaggio: 1063
 Data: Lunedi
23:08
09.02.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it-IT) AppleWebKit/525.19 (KHTML, like Gecko) Version/3.1.2 Safari/525.21 87.18.199.137 (host137-199-dynamic.18-87-r.retail.telecomitalia.it) angela
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Paese: toritto - Roma
IN UN MOMENTO TRISTE QUELLA DELLA MORTE, SE NON VERO E PROPRIO OMICIDIO, DELLA POVERA ELUANA, CANALE 5 PENSA A TRASMETTERE IL GRANDE FRATELLO, TRASMISSIONE DEMENZIALE CHE NON SI FERMA NEMMENO DINANZI ALLA MORTE. SIAMO VERAMENTE ARRIVATI ALLA TOTALE PAZZIA. VERGOGNA. TRASMISSIONE DI IMMATURI, SI PENSA SOLO AL dio DANARO.
 Messaggio: 1062
 Data: Sabato
13:19
07.02.2009
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Paese: Toritto
Sono indignato per il comportamento del Presidente della Repubblica che,prima di rifiutarsi di firmare il decreto-legge governativo per salvare Eluana Englaro,ha emesso un giudizio negativo su un provvedimento legislativo,dichiarandolo incostituzionale per "mancanza del requisito dell'urgenza",senza neppure averlo letto.Ora Napolitano deve spiegare a tutti gli italiani perchè non è urgente tentare di salvare una vita umana dagli effetti nefasti di una sentenza abnorme della Corte di Cassazione, che ha violato l'art. 111 della Costituzione in quanto al processo che ha condannato Eluana a morire, gli interessi di quest'ultima sono stati rappresentati da un tutore,il padre,che era la stessa persona che ha promosso l'azione giudiziaria che ne chiedeva la morte.Nei vari gradi del giudizio civile il tutore di una persona incapace d'intendere e di volere dev'essere una persona terza ed indipendente rispetto a chi agisce in giudizio contro di lei e ne deve difendere a spada tratta gli interessi.Ecco perchè il decreto-legge del governo Berlusconi era ed è più che fondato e motivato per porre rimedio,prima che sia troppo tardi,ad una sentenza basata soltanto sulla cultura della morte,anzichè della vita.Io sono un monarchico dichiarato e questo è un esempio tipico di come un Presidente della Repubblica non è mai al di sopra delle parti,in quanto la sua decisione è stata frutto solo delle sue idee politiche e non sul concetto di tutela della vita su cui si fonda la nostra democrazia e che è il pilastro fondamentale della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo,di cui Napolitano si è sempre sciacquato la bocca.Ricordo a tutti che Re Baldovino del Belgio,cattolico fervente, pur di non firmare la legge sull'aborto si dimise per un giorno da Re,facendola firmare da chi lo sostituiva,perchè la vita va difesa sempre,in ogni circostanza,non solo quando ci fa comodo per fare delle campagne politiche contro la pena di morte con il solo scopo di attaccare,magari,solo gli Stati Uniti d'America.

Commento:
Siamo d'accordo!

 Messaggio: 1061
 Data: Venerdi
14:50
06.02.2009
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 6.0; GTB5; SLCC1; .NET CLR 2.0.50727; Media Center PC 5.0; .NET CLR 3.0.04506) 94.163.5.49 (94.163.5.49) mario bartolomeo
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Paese: toritto

Non vi erano dubbi e la risposta è arrivata, avevamo espresso molte riserve sul progetto avanzato dal comune di Toritto sul punto 4 .3.b del piano PIRP della regione Puglia a favore degli enti locali-
Tali perplessità si tramutano ora in certezza e Toritto ancora una volta perde importanti occassioni di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita dei suoi concittadini .
Allora si sommano le incapacità ad amministrare l'ordinario con l'icapacità a programmare a medio lungo termine-
Una amministrazione che arranca e delude , perde finanziamenti e lascia il paese nell'oblio del tempo e della trascuratezza-
Con due miliorni di euro tutte le perfierie di Toritto avrebbero avuto la giusta riqualificazione ed il paese avrebbe guadagnato in vivibilità -
Le scuole con un milione e mezzo di euro(anche queste perse) sarebbero state tutte ristrutturate da tempo e nella loro interezza, invece dopo 10 anni di amministrazione le lasceranno in un stato di degrado vergognoso-
Non ho parole per manifestare tutto il mio disappunto ma credo che la regola delle occassioni mancate (instaurata con successo dal governo comunale ) lascerà il passo ad una nuova linfa vitale che a giugno prenderà il governo di questo paese-
Mario Bartolomeo Udc Toritto

 Messaggio: 1060
 Data: Mercoledi
08:37
04.02.2009
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1; InfoPath.1) 87.18.199.10 (host10-199-dynamic.18-87-r.retail.telecomitalia.it) Vincenzo
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Paese: Toritto
Quello che volevo dire, in merito alla mia lettera sulla Sen. Adriana Poli Bortone era semplice. Il 14 Febbraio la Poli Bortone presenterà il suo movimento alla stampa nella viva e grande speranza che rimanga nel PDL altrimenti credo che avremo un bel pò di problemi.
Le sue mancate nomine prima come sottogreterario ai beni culturali,non voluta dal Ministro Raffaele Fitto,la seconda come consigliere alla Rai non voluta dal Presidente Fini e,ovviamnete la mancata "forse" candidatura alla Regione Puglia.
Ora,con il congresso costituente del PDL che si terrà a fine marzo,il problema sarà posto anche in discussione.
La sen. Adriana Poli Bortone ha molti seguaci e ovviamente molti di loro seguiranno le sue direttive e si uniranno insieme ad altri al suo nuovo movimento politico.
Come ho detto, sprerado che il suo movimento rimanga nel PDL e non crei attriti anche a livello locale,dove bisogna unirsi tutti nel PDL, uscire subito allo scoperto con un bel manifesto che mostri tutti i partiti che si rappresentano nel centro destra in modo che la gente di Toritto sappia che siamo uniti e vincenti.
Perchè, anche e sopratutto il PD di Toritto sappia che noi siamo e saremo sempre VINCENTI.


Commento:
La sen. Poli Bortone non è mai stata candidata alla carica di sottosegretario ai beni culturali, perciò mai il ministro Fitto si è opposto alla sua nomina; non è mai stata candidata nel consiglio di amministrazione della RAI visto che tuttora il consiglio non è stato rinnovato per cui non può esserci stato alcun veto da parte del presidente Fini; la candidatura alla presidenza della regione è tutta da stabilire e comunque solo dopo le europee e il turno amministrativo di giugno.
E' auspicio di tutti che le scelte della sen. Poli Bortone non siano divaricanti rispetto a quelle del PDL nelle cui liste è stata eletta senatrice della Repubblica. E noi ci uniamo a questo auspicio, nel convincimento che la sen. Poli Bortone non potrebbe mia rinnengare la sua storia e il suo passato e neppure "tradire" i tanti elettori che l'hanno scelta nel tempo quale loro rappresentante al Parlamento italiano, a quello Europeo, al Comune di Lecce di cui per dieci anni è stata ottima Sindaco.
D'altra parte, fermo restando che le battaglie per il Sud si possono combattere molto meglio all'interno del Pdl che contro di esso, sarebbe assai strano che dopo questo onorato passato, la sen. Poli Bortone si incamminasse su una strada diversa e tra l'altro proprio mentre nasce il Popolo della Libertà che è ormai e già un solo partito, con un solo simbolo. Da Roma a Toritto.

 Messaggio: 1059
 Data: Lunedi
22:18
02.02.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 6.0; it; rv:1.9.0.5) Gecko/2008120122 Firefox/3.0.5 82.61.14.21 (host21-14-dynamic.61-82-r.retail.telecomitalia.it) Mario
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Paese: TORITTO
Che brutta figura abbiamo fatto ieri con il sindaco di Santeramo che alla cerimonia di intitolazione di una strada di Toritto al compianto don Pierino Dattoli si è presentato con il Gonfalone del suo Comune sorretto da un dipendente comunale che indossava un elegante cappotto blu e i guanti alle mani, mentre il nostro Gonfalone era sorretto da un ragazzo - proprio così, un ragazzo - in jans e giacchetta e scarpe da ginnastica ai piedi. Ma come non si è vergognato Geronimo con il suo collega di Santeramo e che brutta figura ha fatto fare al nostro Comune. Perchè il nostro Gonfalone non era sorretto dal Messo Comunale con i guanti bianchi? E se il messo non era disponibile non si poteva far portare il Gonfalone che è il simbolo della città ad un vigile urbano? Non ho parole!

Commento:
Nemmeno noi.

 Messaggio: 1058
 Data: Sabato
00:54
31.01.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it-IT) AppleWebKit/525.19 (KHTML, like Gecko) Version/3.1.2 Safari/525.21 87.18.253.36 (host36-253-dynamic.18-87-r.retail.telecomitalia.it) Giuseppe Dott. Paccione
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Paese: Toritto - Roma
Permettetemi, ancora una volta, di intervenire sulla vicenda del trattato di estradizione del terrorista Battisti.
Il Brasile, a mio parere, nei confronti dell'Italia commette una grossa violazione del diritto internazionale andando contro la regola pacta sunt servanda (gli accordi vanno rispettati), sancito dall'articolo 26 della Convenzione di Vienna sul Diritto dei Trattati del 1969, secondo cui: ogni trattato in vigore vincola le parti e deve essere eseguito da esse in buona fede, visto che il trattato di estradizione, entrato in vigore nel 1991, costituisce la fattispecie nella quale una regola generale del diritto internazionale fa discendere la conseguenza di obbligare sia il Brasile che l'Italia all'osservanza delle norme inserite nell'accordo.
Un altro punto che va evidenziato concerne la regola inadimplenti non est adimplendum (all'inadempiente non è dovuto l'adempimento), cioè in presenza di un trattato bilaterale, come in questo caso, una violazione sostanziale ad opera del Brasile autorizzerebbe l'Italia ad invocare la violazione come motivo per porre fine al trattato o sospenderne la sua applicazione. Qundi, il Governo italiano potrebbe adire la Corte Internazionale di Giustizia per violazione dell'accordo da parte delle autorità brasiliane (qui si è in presenza di una denuncia per mancanza di rispetto delle norme del trattato). Infine, la regola, di cui sopra enunciata, non può essere applicata alle disposizioni inerente la protezione della persona umana presenti nei trattati di diritto umanitario, come l'esclusione di ogni forma di rappresaglia contro le persone protette da tali trattati. In conclusione, secondo il mio punto di vista, non può essere accettata la posizione del Brasile con le sue motivazioni superficiali, rifiutandosi di consegnare il responsabile di delitti avvenuti alcuni anni fa sul territorio della Repubblica italiana, in quanto l'Italia è un paese garante, visto che ci sono le norme costituzionali che danno piena garanzia ad ogni cittadino, nel totale rispetto delle norme dei diritti dell'uomo.
Chiedo davvero scusa per questa mia seconda osservazione, ma era d'uopo mettere in chiaro la vicenda dal punto di vista giuridico e, ovviamente, informare meglio i visitatori di questo sito, al quale va il mio sincero grazie per avermi dato occasione di porre in luce questo ardua e complessa qestione.

 Messaggio: 1057
 Data: Venerdi
18:37
30.01.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it-IT) AppleWebKit/525.19 (KHTML, like Gecko) Version/3.1.2 Safari/525.21 80.182.77.254 (host254-77-dynamic.182-80-r.retail.telecomitalia.it) Giuseppe Dott. Paccione
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Paese: Toritto - Roma
Mi si consenta di delineare alcune precisazioni in merito alla questione della estradizione del terrorista Battisti e rispondere al mio caro amico Latrofa, il quale afferma che non esiste alcun trattato bilaterale di estradizione tra il nostro Paese e il Brasile.
La decisione adottata dal Brasile, secondo cui il terrorista Battisti è da considerare un rifugiato per l’ordinamento brasiliano poggiandosi alle fondamenta della Convenzione internazionale sullo statuto dei rifugiati del luglio 1951, pone in risalto delicati problemi giuridici. Essa dà, infatti, un'interpretazione estensiva della Convenzione del 1951, tanto da fondarsi non sull'accertamento di un timore concreto di fumus persecutionis, bensì sulla considerazione che esistono dubbi ragionevoli sui fatti che, dal punto di vista del ricorrente, sono alla base della sua paura di essere perseguito. La Convenzione sottolinea requisiti minimi per l’ottenimento di status di rifugiato e non preclude che uno Stato contraente accolga sul proprio territorio come rifugiati anche altri soggetti, sulla base di un accertamento meno rigoroso della fondatezza del timore di persecuzione, presentata dalla persona coinvolta.
Questa libertà di apprezzamento viene circoscritta nel momento in cui vige un altro trattato che prevede un accertamento più scrupoloso, imponendo in sua assenza il vincolo di estradizione verso un altro Stato. Sottolineo che esiste il trattato bilaterale di estradizione stipulato dall'Italia e dal Brasile il 17 ottobre 1989 ed entrato in vigore con la legge di ratifica del 23 aprile 1991, n. 144, nel quale l'estradizione, ai sensi dell'art. 3 lett. f, può essere rifiutata solo se se la Parte richiesta ha serie ragioni per ritenere che la persona richiesta verrà sottoposta ad atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, di religione, di sesso, di nazionalità, di lingua, di opinioni politiche o di condizioni personali o sociali, o che la situazione di detta persona rischia di essere aggravata da uno degli elementi suddetti.
La norma implica un giudizio non di mera possibilità, ma almeno di probabilità di persecuzione. Il coordinamento degli obblighi internazionali gravanti sul Brasile in base alla Convenzione del 1951 e al trattato bilaterale del 1989 (legge 144/91) poneva la richiesta di evitare un'interpretazione estensiva della prima per non violare il secondo.
Qunidi, la decisione del governo brasiliano avrebbe dovuto negare l'attribuzione di qualità di rifugiato oltre i requisiti minimi previsti dalla convenzione, che richiedono l'accertamento di un timore sostanziale di fumus persecutionis, del tutto infondato nella specie, che è giuridicamente viziata ed in violazione di un preciso obbligo internazionale. (l’accordo di estradizione è reperibile sul seguente sito: http://www.giustizia.it/cass azione/leggi/l144_91.html).
Questo Trattato di estradizione prevede, quale unico limite all’estradizione derivante dalla tipologia di pena inflitta, esclusivamente la pena capitale – stabilendo, all’articolo 4, che, nel caso in cui il fatto per il quale l’estradizione è richiesta sia punibile con la pena di morte, l’estradizione può essere concessa solo se la parte richiedente dà assicurazione che la pena capitale non verrà inflitta o eseguita – e, ciò nonostante, il GovernoBerlusconi, di ciò richiesto dalla Procura generale del Brasile, aveva dato assicurazione che l’ergastolo non sarebbe stato scontato integralmente e che la carcerazione di Battisti non avrebbe superato i trenta anni.
Un altro punto molto importante, secondo me, sta nel fatto che, nel mese di novembre 2008, il Comitato nazionale per i rifugiati, organo del Ministero della giustizia brasiliana competente a esaminare le richieste di asilo politico, aveva respinto la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato politico avanzata dai legali del Battisti al fine di evitare l’estradizione;
Il governo del Brasile, infatti, ha asserito che il rifiuto di estradizione troverebbe fondamento, in primis, nella lettera b) dell’articolo 3 del Trattato di estradizione, che preclude l’estradizione nel caso in cui il fatto per il quale essa viene richiesta sia considerato dalla parte richiedente reato politico (diventa incomprensibile come l’omicidio premeditato o la rapina a mano armata essere definiti reati politici unicamente perché commessi a fine di terrorismo o al fine di finanziare un’organizzazione eversiva, ciò che rende del tutto incongruenti i paragoni formulati da esponenti del Governo brasiliano con il rifiuto dell’estradizione di ex dittatori opposto in altre circostanze), e, in secundis, nella lettera c) dello stesso articolo 3 che inibisce l’estradizione nel momento in cui la parte richiesta manifesti fondate motivazioni per ritenere che la persona, di cui viene richiesta l’estradizione, possa essere sottoposta ad atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, religione, sesso, nazionalità, lingua, opinioni politiche o condizioni personali o sociali, con ciò dando udienza ai farneticanti timori espressi da Battisti per la propria vita in caso di estradizione in Italia.

 Messaggio: 1056
 Data: Venerdi
12:53
30.01.2009
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; it-IT) AppleWebKit/525.19 (KHTML, like Gecko) Version/3.1.2 Safari/525.21 87.18.254.179 (host179-254-dynamic.18-87-r.retail.telecomitalia.it) ENZO
Safari Italy
Paese: toritot
Bravo, Oronzo! Condivido pienamente la tua osservazione. Si, siamo davvero messi male in questo ormai paese defunto. Ma come si fa a non intervenire immediatamente sui luoghi circostanti del nostro paese e a provvedere a ripulire le schifezze lasciate li.
Sig. Sindaco, ma chi aspetta per mandare qualcuno a ripulire le zone sporche di munezza? Forse aspetta il mago Otelma che deve prima vedere il suo futuro, se sara' rieletto sindaco? Io spero che cio' non accada, anzi non vedo l'ora di recarmi in cabina e votare il cambiamento.Sig Sindaco, lei non può restare altri 5 anni sulla bella poltroncina del suo gabinetto (ufficio) e far restare il paese in queste condizioni. VOGLIO IL CAMBIAMENTO, BASTA CON QUESTA CLASSE DIRIGENTE CHE NON FA NULLA.

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