Domenica sera il candidato presidente della Regione, l’uscente Niki Vendola, verrà a Toritto ad inaugurare la sua “fabbrica”, quella che sinora, nei cinque anni appena trascorsi,  non ha prodotto granchè per la Puglia e i pugliesi. Non ha prodotto l’esenzione dal ticket sanitario per oltre due milioni di cittadini, non ha prodotto una migliore sanità pubblica e privata rispetto a quella lasciata in eredità da Fitto, non ha prodotto maggiore trasparenza negli appalti pubblici,  specie nella sanità, come i recenti scandali e le numerose  inchieste giudiziarie hanno messo in  evidenza, non ha migliorato il servizio idrico reso dal maggior acquedotto d’Europa, il nostro, la cui guida è stata  affidata, senza concorso,  al solito “amico” venuto dal Nord, dopo aver cacciato il “poeta dell’acqua”, Petrella, prima arruolato e poi allontanato,   non ha assicurato il “salario sociale” ai giovani disoccupati, come lo stesso Vendola aveva promesso nella precedente campagna elettorale, non ha  prodotto né sviluppo né maggiore occupazione, non ha diminuito il numero dei poveri in una Regione governata da chi, come Niki,  alle spalle dei poveri percepisce uno stipendio di oltre duecentomila euro all’anno. Domani sera, è prevedibile, Niki dirà tutto il contrario e ovviamente sparerà a zero contro la “destra” fascista e il suo “bombardiere” alias Rocco Palese che  gli hanno impedito di realizzare il suo programma. Non è vero ma le bugie in politica rendono di più delle verità. Lo sanno bene gli amministratori comunali che sulle bugie elettorali hanno costruito il loro successo e  che da par loro e con la solita  e arrogante mescolanza della politica con le Istituzioni hanno fatto affiggere un manifesto di “saluto” a Niki. Solo che Niki farebbe bene attenzione ad accertare quanti degli amministratori comunali che staranno lì a salutarlo,  lo voteranno davvero.  Chieda per esempio al vicesindaco  in carica se lo vota o no. Questo signore, si fa per dire, da tempo va chiedendo voti a favore di un candidato nella lista del PDL, ex candidato della  Puglia prima di tutto, ex folliniano, insomma un  girovago della politica, che, si affretta a dire il suddetto vicesindaco,  pensando come sempre ai vantaggi per se e i suoi cari!, “se vince Palese farà l’assessore alla sanità”. Solo che,  essendo maldestro (per non dir altro), il suddetto vicesindaco il voto non lo chiede agli elettori,  ai quali forse dovrebbe spiegare ( e non saprebbe cosa dire) perché mai pochi mesi fa si turava il naso all’odor di destra, ed ora,  addirittura,  ne caldeggia i candidati; no, non lo chiede agli elettori,  ma  sollecita esponenti del PDL  a far votare il “suo” candidato, procurando, di contro,  un grosso danno al candidato caldeggiato che essendo caldeggiato da lui non lo sarà di certo dal PDL, da nessuno del PDL. E  ancora, si informi Niki, per chi voteranno i “fascisti”, ufficialmente tali e non pentiti (sic!), facenti parte della maggioranza che lo saluta: per lui, o per il  personale candidato dell’autorevole esponente del PDL che li “coprì” nella loro squallida scelta di fare i voltagabbana alle elezioni amministrative? Noi lo sappiamo, Niki lo scoprirà il 29 marzo.