Giamby in eterna seconda fila. Ma ora sogna la prima....

Non si placa l’ira funesta dell’ex vicesindaco Fasano, che annuncia rivincite e ripicche contro quelli che l’hanno defenestrato, dopo averlo usato.  Nell’immediato annuncia battaglie in consiglio comunale e per il futuro si dice pronto a far nascere il “terzo polo”. Intanto,  sinora lui ha fatto la figura del “pollo”,  mentre, per quanto riguarda i “terzi poli”,  ne sono stati annunciati già due o tre e sino al 2014 chissà quanti ne nasceranno, tutti in lizza per ereditare lo sfascio che lascerà Geronimo, facilitati  tra l’altro dalla riduzione da 16 a  12 dei componenti del Consiglio Comunale che, come altrove,  favorirà il lievitare  di gruppi pronti a scendere  in campo per contendersi l’alloro della vittoria e (qualcuno) dell’affarismo.

Ma se la prospettiva politica è assai lontana, è su  quella amministrativa che i perentori “je accuse”  di Fasano  lasciano il tempo che trovano. “Se fossi stato presente, avrei votato contro al Bilancio” ha dichiarato Fasano . Oh, bella! E chi gli ha impedito di essere presente?   Non solo per votare contro, che è numericamente ininfluente,  ma sopratutto per  motivare le ragioni del no,  il che è politicamente  più significativo e, naturalmente, più…impegnativo.  Eppure la discussione del bilancio ha avuto luogo subito dopo il dibattito sulle sue vicende politico-personali, nel corso della stessa seduta consiliare. Perchè  se ne è andato? Sappiamo cosa obietterà: E’ stato chiamato urgentemente da un cliente. E cosa pretende? Di fare politica clienti permettendo? E poi, visto che le convocazioni dei Consigli Comunali avvengono con largo anticipo, avrebbe potuto farsi sostituire da qualche collega, così come fa quando va in vacanza. Insomma la scusa dei clienti non è buona per giustificare le assenze e le reticenze, e,  magari a posteriori, insinuare che altri hanno profittato dell’ assenza per carpirgli  una “delega sulla fiducia”. Come lo stesso Fasano sostiene essergli capitato  a proposito del Piano Regolatore Generale, nel 1985(?),  insinuando che a carpirgli la fiducia in quella occasione sarebbe stato l’ex sindaco Gagliardi.

Fasano è non solo un insinuatore da quattro soldi, ai limiti della diffamazione, ma anche un imbattibile bugiardo.  Fasano era presente al Consiglio Comunale  che votò a marzo del 1990 (e non nel 1985, quando Fasano non era consigliere comunale)) il Piano regolatore generale e anche lui insieme a tutti gli  11 componenti della maggioranza votò la delibera. Fasano non era consapevole di quel che votava dopo che per 5 anni, mediamente una volta la settimana, si era discusso di PRG? E’ un problema suo,  di cui non può far carico ad altri.   Peraltro,  la delibera di adozione del PRG fu bocciata dal Comitato di Controllo sugli atti degli enti locali perchè al voto avevano partecipato alcuni consiglieri “interessati”. E  a seguito dell’annullamento della delibera di adozione, la maggioranza nel frattempo eletta a giugno del 1990,  decise alla unanimità, compreso quindi Fasano,  di chiedere alla Regione il commissariamento  del PRG, il che avvenne a febbraio del 1991 e da allora  tutta la problematica e l’iter approvativo del Prg furono sottratti alla competenza degli organi comunali e trasferiti al commissario regionale che, come sanno anche i sassi, riformulò la preliminare delibera di intenti e sulla scorta della delibera riformulata  fece rielaborare dal progettista ing. De Mattia il PRG  che risultò, al momento della nuova adozione, 1994, da parte dello stesso commissario ad acta,  notevolmente modificato rispetto a quello adottato dal Consiglio Comunale nel 1990.

E’ evidente quindi che ciò che dice Fasano  circa la“delega sulla fiducia” è una colossale sciocchezza che  può  spiegarsi unicamente o con la  scarsa conoscenza dei fatti amministrativi da parte di Fasano a ulteriore riprova della sua scarsa attenzione alle problematiche della nostra cittadina o per  l’acrimonia che costui nutre nei confronti dell’ex sindaco Gagliardi,  che però non può sconfinare in insinuazioni che ledono la verità dei fatti .

Se, poi,  Fasano Giambattista ha da denunciare  nei confronti dell’ex sindaco Gagliardi,  cose, fatti e/o  comportamenti meno che limpidi sulla sua  attività amministrativa, sul PRG come su  qualsiasi altra cosa,  lo faccia  esplicitamente e se ne assuma la responsabilità nelle sedi competenti, comprese quelle civili e penali.  Se non lo farà, si sarà  confermato solo vaniloquente insinuatore! g.