Mille e duecento case svaligiate in pochi mesi, i furti che aumentano del 25% in un anno, 32mila commercianti vittime del racket e dell’usura,100 clan camor­risti all’opera giorno e notte, un giro di affari della ca­morra salito nel 2011 a 13 miliardi di euro. Questo è, in sintesi,il bollettino di guerra (incompleto)della crimi­nalità a Napoli. E che fanno i magistrati? Si occupano a tempo pieno delle ragazze che avrebbero insidiato il presidente del Consiglio. Parliamo di maggiorenni consenzienti quanto intraprendenti, quindi di nessu­na ipotesi di reato. E da ieri si va anche oltre. Perché il nuovo quesito che si pone la giustizia italiana non è co­me acciuffare e condannare ladri, rapinatori e mascal­zoni pericolosi per la società, ma la seguente: il pre­mier poteva non sapere che le signore che lo corteggia­vano erano escort? Domanda che tiene col fiato sospe­so tutti gli italiani che, come noto, in questi giorni non hanno problemi più importanti. Per non farci perde­re tempo, i pm hanno già dato anche la risposta: non poteva, dando così dell’escort a qualsiasi donna che abbia avvicinato il premier negli ultimi anni.

La domanda, comunque, ha un suo perché, e do­vrebbe fare scuola nelle Procure italiane. Per esem­pio: poteva Bersani non sapere che cosa stava combi­nando Penati con le tangenti di Sesto? Poteva D’Ale­ma non sapere che faceva in realtà il suo amico Taran­tini? Poteva Vendola non sapere che il suo vice Tede­sco faceva parte di una banda che lucrava sui malati pugliesi? L’elenco sarebbe lungo. Poteva il cardinale Bagnasco non sapere dei suoi confratelli pedofili? Po­teva il direttore dell’ Unità non sapere che il suo edito­re, secondo le accuse, è un maxi evasore fiscale? Pote­va il direttore di Repubblica non sapere che uno dei suoi editorialisti-moralisti, sempre secondo i pm, fa­ceva la cresta sui soldi della sua università?

Chissà se a queste domande qualcuno darà mai ri­­sposta, chissà se su ognuno di questi fatti saranno aperti fascicoli giudiziari, chissà se per scoprirlo ver­ranno messe in atto migliaia di intercettazioni. O se solo Berlusconi doveva sapere per forza se qualcu­no, tipo Tarantini, per farsi bello pagava, o promette­va ricompense a qualche ragazza per infilarsi nel suo letto? Per scoprire qualche cosa di più su questo fatto privato la Procura di Napoli ha sottratto uomini ed energie alla lotta al crimine. E, non contenta di aver perso l’inchiesta per manifesta illegalità, minaccia di rifarsi aprendo nuovi filoni di indagini-gossip. La camorra ringrazia. Alessandro Sallusti, 28 settembre 2011

.…..Tra tutte, la domanda che più ci intriga è quella relativa a BERSANI: poteva non sapere Bersani che il suo fidato braccio destro, Penati, aveva tanti soldi  per la sua (di Penati) e la sua (di Bersani, campagna elettorale e poteva non sapere da dove li prendesse? E come mai i PM di Monza non l’hanno nè interrogato come teste magari per trasformarlo subito dopo in indagato, nè hanno interrogato come teste il competitor di Bersani alle primarie del PD, Franceschini,  il quale a sua volta si chiedeva da dove prendesse tanti sldi Bersani per la sua dispendiosa campagna elettorale. Misteri1 Come quello proosto oggi sulla stampa dal sen. Tedesco il quale si chiede perchè mai Vendola non è indagato come il genero per associazione a delinquere. Ma si sa. In Italia taluni  pm sono guerci, guardano da una parte sola. g.