Sulla ipotesi di un impianto di compostaggio nelle immediate periferie di Toritto segnalata dal PDL con un comunicato è intervenuto il PD con un suo comunicato nel quale ha negato negava quanto emergeva da un verbale dell’ATO che secondo il PD sarebbe stato trascritto male. Replica ora il PDL con il comunicato che riportiamo.

IMBARAZZATO (e opportuno !) DIETROFRONT

(dietro l’alibi  di un verbale presunto “scorretto”  sull’impianto di compostaggio)

In fondo a questo comunicato riproduciamo  il  verbale dell’assemblea dell’ATOBA4  del 23 maggio 2011 nel quale si legge che il sindaco Geronimo “propone possibili localizzazioni alternative ….ipotizzando anche una eventuale disponibilità di una area nella Z.I. del Comune di Toritto”.

Parole chiare ed inequivocabili,  scritte non in russo antico,  ma in italiano corrente e corretto, che non lasciano spazi a dubbi di sorta: Geronimo candida la zona industriale di Toritto quale possibile sito per l’impianto di compostaggio dell’ATOBA4.

Ora la ”santa alleanza” che governa il nostro Comune,  in un comunicato diffuso dopo il nostro documento-segnalazione, sostiene che la disponibilità  manifestata da Geronimo ad ospitare l’impianto nell’area industriale di Toritto  è stata verbalizzata male e che non è vero niente: ne prendiamo atto, respingendo  però ai mittenti l’accusa di falso, visto che le parole di Geronimo, sono, tutti possono ampiamente constatarlo, assolutamente chiare, e, ripetiamo, inequivocabili.

E se, come si sostiene, con malcelato imbarazzo, sono state “verbalizzate scorrettamente” avrebbe dovuto essere cura di Geronimo, che riceve copia dei verbali,  chiedere la immediata rettifica ove davvero le sue parole fossero state mal riportate.

Alla luce di questo sostanziale dietrofront, possiamo ritenere conclusa  qui la nostra  “missione” che era quella di togliere il “tappo” ad una notizia che comunque circolava nel paese, creando panico e preoccupazione, cogliendo l’obiettivo di costringere,  chi ne ha il dovere,  a smentire e ad addossarsi la responsabilità  di non fare scelte scellerate.

Riguardo, poi, alla possibilità di allocare l’impianto presso la cosiddetta astronave, la avevamo fermamente stigmatizzata con una interrogazione presentata al Comune, a mezzo posta certificata, in data 16 giugno 2011,  dal nostro gruppo consiliare, per cui risulta anche falsa l’accusa di non essercene  occupati e preoccupati.

A proposito, poi, di alcune opere pubbliche, richiamate, come il classico cavolo a merenda, nel suddetto  comunicato, la caserma dei carabinieri, la centrale telefonica, l’ufficio postale, che  sarebbero state realizzate dall’ex sindaco Gagliardi (20 anni fa!) nella cosiddetta Lama Ovest che taglia il territorio comunale  con  presunto grave pericolo per i cittadini,  è appena il caso di alcune precisazioni.

LA PRIMA. Al momento della loro progettazione e costruzione,  della cosiddetta Lama Ovest non v’era traccia neppure sulle “carte” e così è stato sino a quando  la sua esistenza  non è stata certificata nel 2004 dal PAI ( Piano di assetto idrogeologico), e ovviamente non si poteva avere consapevolezza di una sua presunta pericolosità.  E  tanto ciò è vero, che il sindaco Geronimo, ancora con lettera del dicembre 2006, chiese all’Autorità di Bacino di “esprimere un parere sulla potenziale pericolosità della Lama” (Ovest).

LA SECONDA. Se quelle opere pubbliche, fatte “male”, ma fatte!, possono ( e non è vero!) determinare quel po’di danni che col senno di poi si denunciano,  ben potevano, “e dovevano!”, gli unti del Signore, nei circa 15 anni da che comandano loro, provvedere alla loro messa in sicurezza,  o, in alternativa,  alla loro demolizione, per cui, per esempio:

  1. Demolendo la Caserma dei Carabinieri, realizzata a totale carico  del Ministero degli Interni, previo concessione da parte del Comune del terreno al prezzo simbolico di una lira,  avrebbero rimandato i carabinieri nei fatiscenti locali di Palazzo Stella, il quale a sua volta non avrebbe potuto essere destinato al mai realizzato progetto dei Bollenti Spiriti:
  2. Demolendo l’Ufficio Postale, costruito a totale carico dell’Italpost, organismo preposto dal Ministero delle Poste alla costruzione degli uffici postali,  avrebbero rimandato gli impiegati e  soprattutto i cittadini- utenti delle Poste negli angusti ed inospitali locali del piano terra comunale;
  3. Demolendo la Centrale telefonica), realizzata dalla SIP con un investimento a fondo perduto di 5 miliardi di lire dell’epoca,  su terreno ceduto dal Comune per 99 anni al prezzo simbolico di una lira,  avrebbero privato i cittadini di questo Comune dell’utilizzazione dei servizi che la moderna centrale telefonica numerica, rispetto all’allora esistente e  obsoleta  centrale analogica (c’è qualcuno nella “santa alleanza” che capisca la differenza?) ha messo a disposizione degli utenti.

Quanto al ponte radio, installato dalla SIP per assicurare la ricezione della telefonia mobile di cui tutti facciamo uso, è appena il caso di ricordare che i controlli dell’ARPA di tre anni fa, hanno certificato l’assoluta sicurezza dell’impianto rispetto alla salute dei cittadini che non potrebbe in alcun modo essere barattata nè con  24 mila euro (i soldi pagati da VODAFONE per installare i suoi ripetitori) nè con qualsiasi cifra si dichiarasse disponibile a pagare la TELECOM oggi per mantenere il ponte radio ove questo risultasse pericoloso.

Ponte radio ( e centrale telefonica ) che rimangono lì dove sono,   visto che in primo grado, nella causa promossa dal Comune contro la Telecom per chiedere il pagamento di  un canone in alternativa alla loro rimozione, la richiesta del Comune è stata rigettata dal giudice (che fortunatamente per le esangui casse comunali  ha compensato le spese)   con sentenza n. 24/2011 e argomentazioni  che rilevando la natura di “servizio pubblico” della centrale telefonica, da sole sburgiardano i calunniatori di professione a proposito di presunti “regali”.

Naturalmente alla sentenza del Tribunale di Modugno è stato proposto appello dal Comune di Toritto, con grande gioia dell’avvocato incaricato che incasserà una sostanziosa parcella a spese dei contribuenti torittesi e per questo,  grato,  ringrazia!

Toritto, novembre 2011                                                                            IL PDL DI TORITTO

P.S. Il verbale di cui si fa cenno nel comunicato è visionabile sul sito www.torittonline.it