Da un nostro visitatore riceviamo e pubblichiamo:

In un paese, Toritto, in cui non esiste una biblioteca comunale,  non c’è da meravigliarsi se un grande dipinto murale, quello che impreziosisce la volta dell’aula consiliare del nostro Comune, opera dell’artista barese Mario PRAYER, lo stesso che ha decorato a Bari l’ aula magna dell’ Ateneo e la chiesa di San Giuseppe, non c’è da meravigliarsi dicevo, se questo dipinto, che da decenni ormai “chiede” di essere restaurato, sia lasciato al suo triste e  progressivo, inesorabile degrado.

Eppure l’amministrazione comunale ci aveva promesso, tra tante altre cose, anche questo, ripetendo come un disco rotto, ad ogni occasione d’incontro nella sala consiliare, a proposito o a sproposito, che l’opera del PRAYER sarebbe stata presto restaurata.

A dire il vero, qualcosa in questo senso, l’amministrazione aveva fatto. Ma poi, con la sua proverbiale goffaggine e superficialità, ha gettato tutto alle ortiche, rimediando anche una figura delle sue con lo sponsor.

Infatti,  nel settembre del 2007,  la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia ha comunicato la disponibilità a concedere 30.000 € al Comune di Toritto per il restauro del dipinto, cifra che il Comune ha accettato dichiarandola sufficiente per coprire tutte le spese per il restauro.

Trascorsi due anni il Comune ha provveduto all’affidamento “urgente” alla ditta scelta per approfondire il progetto ed eseguire i lavori di restauro.

Allora, bene, bravi?  Macché.

Salta fuori che l’importo era stato sottostimato, e non di poco.

Erano necessari  infatti 50.000 € e non  30.000 € come previsto dall’Amministrazione, ragion per cui o trovava la somma residua o doveva rinunciare al recupero del prezioso dipinto: ha scelto la seconda ipotesi e ha rinunciato

Nel frattempo lo sponsor che  aveva già versato un acconto di 7.500 €,  vista l’inerzia del Comune, con diverse note ne ha chiesto la restituzione che è avvenuta circa un mese fa.

Totale: oltre tre anni trascorsi inutilmente.

Insomma il Comune ha promesso ai cittadini il restauro del dipinto, ne ha sottostimato i costi, ha ottenuto una sponsorizzazione di 30.000 €, ha sottoscritto una convenzione con la Fondazione CRP, non l’ha rispettata, ha affidato progetto ed esecuzione dei lavori, ha ottenuto il progetto, non è stato capace di reperire i fondi per coprire i maggiori costi, non ha rispettato il contratto stipulato con l’impresa appaltatrice, ha rinunciato a 30.000 € ed al restauro del dipinto.

Il tutto rimediando una figuraccia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia che ha anche dovuto faticare per farsi restituire l’anticipo, arrecando un danno alla ditta aggiudicatrice che ha fornito il progetto e non ha potuto eseguire i lavori e illudendo i cittadini. Ma a questo i torittesi sono oramai abituati. (15 dicembre 2011)