Grazie a Fini, aumentano i deputati che possono essere assenti giustificati: così evitano i tagli alla diaria

Leggina per salvarsi la paga L’ultima furbata della Casta

Hanno tirato la cinghia sotto il pressing dei media e dell’opinione pubblica, ma a un certo punto non ce l’hanno più fatta. I deputati hanno chiesto e ottenuto dal presidente della Camera Gianfranco Fini un ammorbidimento delle regole che portano a togliere loro una quota della diaria (3.500 euro al mese) per ogni seduta di aula in cui  non partecipano ad almeno un terzo delle votazioni o per le sedute di commissione in cui non siano riusciti a fare rilevare la loro presenza (o attraverso la tessera digitale o firmando un registro). Lo sconto che il preside ha concesso alla sua scolaresca è stato approvato a metà marzo lontano dai riflettori, ma questa settimana è stato pubblicato nel bollettino sommario degli organi collegiali che riporta tutte le riunioni del collegio dei questori e dell’ufficio di presidenza della Camera dei deputati.

Proprio qui alla presenza di Fini è stato approvato questo sostanziale sconto ai monelli che bigiano scuola (anche chi preferisce non perdere tempo in lavori parlamentari spesso inconcludenti e dedicarsi alla propria e più redditizia professione). Con un mini regolamento sono state definite le cause di assenza che possono ogni mese essere giustificate dal collegio dei Questori. Le prime sono banali, e varrebbero per qualsiasi altro lavoratore: “si può ritenere giustificabili i deputati risultati assenti per ricovero ospedaliero ovvero per malattia certificata da un medico dell’azienda sanitaria locale di appartenenza o da una struttura sanitaria pubblica. Potrebbero altresì essere giustificati i deputati assenti per motivi di lutto di congiunti e, per un numero massimo di tre giorni al mese, per assenza ai familiari permanentemente invalidi”. Poi si passa al vero e proprio condono che salva le trattenute dei rimborsi della diaria: “Inoltre, tenendo conto di una esigenza rappresentata dai gruppi parlamentari, si propone di incrementare il numero dei deputati giustificabili da parte dei gruppi medesimi, in ragione della loro consistenza numerica”.

Cosa significa? Che i vari gruppi avevano un numero limitato di parlamentari nelle proprie fila che potevano essere giustificati a prescindere per le proprie assenze, percependo quindi la diaria anche se non partecipavano ai lavori. Di solito si tratta dei leader dei partiti politici: usano questo vantaggio Pierluigi Bersani, Angelino Alfano, Pierferdinando Casini e pochi altri importanti dirigenti di quei partiti. Ora la platea dei condonati si allarga, il suo numero non è stato rivelato (dicono per questioni di privacy che c’entra come il due di picche), e si sa solo che dipenderà dalla consistenza dei gruppi parlamentari. Questo significa che non saranno permesse 20 eccezioni per un gruppo che abbia 20 parlamentari, ma che saranno sicuramente di più nel Pd e nel Pdl. Fra le cause in cui l’assenza risulterebbe giustificata ci sono anche quelle della legge 104 del 1992, che regola i permessi e i congedi di lavoro. di Fosca Bincher, Libero, 10 giugno 2012

…………E dire che proprio ieri sera gli epigoni locali del peggior traditore della storia politica del secondo dopoguerra italiano,  avevano chiamato a raccolta le masse (sic!) per dare, in nome appunto del loro “capo”,  lezioni di moralità, di etica politica, di legalità (triplo sic), ai politici che,  a leggere il loro manifesto,  dovevano zittire per ascoltarli. Ad ascoltarli non c’erano i politici, salvo quelli – pochi anche questi – interessati a “comprare” a poco prezzo qualche decina di voti “posseduti” da   abituali faccendieri, abituati a cambiar partito come altri cambiano le mutande – una volta al giorno -  ma solo pochi “coscritti”, reclutati in virtù dell’immorale uso di dati sensibili utilizzati per “indurli” a  discutibili parate destinate a far da sfondo  a utopici  incoronamenti futuri di locali barbari sognanti che mai hanno pagato scotto per i loro intemerati cambi di casacca. A questi pochi però nessuno ha detto che il grande capo, sopra riportato in effigie,  dopo aver assicurato al proprio cognato  l’uso gratuito di una lussuosa dimora in quel di Montecarlo, sottraendola ai beni del partito che fu,  ha anche l’altro ieri concesso uleriori benefici ai suoi colleghi deputati, compreso l’applicazione anche per loro dei benefici della legge 104 del 1992, quella che consente ai parenti di disabili di usufruire di tre giorni al mese di  assenze  retribuite dal posto di lavoro, come se i deputati  non potessero permettersi con quel pò pò  che guadagno una badante per i loro cari, recandosi, loro, a svolgere le mansioni a cui sono stati eletti e per le quali percepiscono stipendi da nababbi.  Questo, ovviamente, s’è dimenticato di stigmatizzatore il loquace – alle spalle! – fustigatore degli altrui doverosi e inderogabili rilievi di accertati illeciti. Il che ci fa supporre che è pronto a compierne…. g.