Le nuove tasse sulla proprietà “non hanno un impatto sulle disuguaglianze in Estonia e Italia” ed è previsto che determinino “un leggero aumento della povertà in Italia”. Lo scrive nel suo rapporto sull’occupazione e gli sviluppi sociali la Commissione Ue, con riferimento alla reintroduzione dell’Imu sulla prima casa nel 2012. Secondo il rapporto, anche se la nuova tassa comprende alcuni aspetti di equità, altri potrebbero essere “ulteriormente migliorati per aumentarne la progressività“. In particolare, la Commissione cita l’aggiornamento dei valori catastali, le deduzioni non legate alla capacità dei contribuenti a pagare le imposte sul reddito, una definizione di residenza principale e secondaria.

Eliminare l’Imu sui bassi redditi per concentrarla sui grandi patrimoni. Una proposta, quella di Stefano Fassina, che, per il responsabile economico del Pd, garantirebbe “maggiore equità al prelievo fiscale”. Spiega Fassina a Radio Anch’io, su Radio Uno: “Dobbiamo essere seri. Sembra che siamo tornati in una situazione normale, ma non è così. C’è un peso insostenibile delle tasse soprattutto per coloro che sono in regola con i pagamenti”. “Il redditometro – aggiunge – può essere uno strumento importante, ma si concentra sulla piccola evasione. Servono accordi interanazionali per la grande evasione. Per quanto riguarda l’Imu, va eliminata per le classi medie e i redditi bassi, per concentrarla sui grandi patrimoni”.

“Quando si dice che Monti ha solo anticipato l’introduzione dell’Imu si dice una bugia”, dice Giulio Tremonti rilanciando la sua proposta: “Una cosa concreta che può essere fatta immediatamente dai cittadini è un ricorso gratuito contro l’Imu sulla propria abitazione”. L’ex ministro dell’Economia, ora leader di ‘Lista Lavoro e Liberta”, dai microfoni di Radio Ies per ‘Dalle 10 alle 12′, rileva che “per prima cosa, l’introduzione dell’Imu doveva avvenire nel 2014, secondariamente era prevista per legge a invarianza di gettito, ovvero dalle tasche dei cittadini non doveva uscire un euro”. “La nostra Imu non prevedeva una rivalutazione catastale così violenta e lasciava comunque fuori la prima casa. L’impatto bestiale dell’Imu – ribadisce – sta nel fatto che colpisce la prima casa, distrugge il mercato immobiliare e i valori degli immobili, lasciando il debito fiscale immutato. L’Imu è, pertanto, una creatura di Monti”. Foglio quotidiano, 8 gennaio 2013