Questa scelta aziendale è la conferma che i giovani, anche in un momento così difficile, devono lottare e non smettere di sognare. Senza fare del vetero femminismo, è la dimostrazione che le donne possono centrare obiettivi, raggiungere traguardi ambiziosi, fare la storia, conquistare un premio Nobel come ha fatto Rita Levi Montalcini, esempio e faro per l’universo rosa.
Dirigere un quotidiano significa guidare e lavorare in piena sintonia con la redazione, significa fare un giornalismo serio, coraggioso e soprattutto rispettoso. È questo il mio impegno da direttore per non deludere chi ha creduto in me, per non tradire i lettori che da oltre mezzo secolo seguono e amano questo giornale, per conquistare la fiducia e l’affetto dei nuovi che apprezzeranno i fatti che racconteremo e soprattutto per come li racconteremo. Per rispettare l’identità di un giornale moderato ma non conformista, per farsi rispettare dai lettori, il vero patrimonio del quotidiano, vogliamo essere osservatori e testimoni, obiettivi, della politica, raccontarla, spiegarla, criticarla quando sbaglia, esaltarla quando fa bene.
Non sarà facile sotto il vento di una campagna elettorale, sempre più agguerrita, sotto la tempesta della crisi dell’economia e del mondo della comunicazione, ma questo faremo ogni giorno.

Ieri Monti, Bersani e Berlusconi si sono avvicendati tra radio e tv ripetendo i soliti slogan elettorali, proponendo inciuci più o meno mascherati da alleanze, ma senza chiarire o spiegare il loro vero programma elettorale. Ecco, cominciamo da qui: proveremo a farci dire cosa i candidati, premier o no, pensano di fare veramente per il nostro Paese e per gli italiani. Sarina Biraghi, nuovo direttore de Il Tempo di Roma.

.……………..Al  posto del direttore Sechi, dimessosi per candidarsi al Senato  nella lista blindata di Monti, l’editore del più antico giornale dei romani, fondato da un mitico giornalista, Renato Angiolillo, liberale e galantuomo, ha nominato una giornalista, Sarina Biraghi. Il neo direttore nel suo primo editoriale . come potete leggere, si è impegnata, nel solco della tradizione del giornale, ad essere attento osservatore delle cose della politica ma altrettanto obiettivo nel raccontarla. Così non è stato nella ultima fase del direttore Sechi il quale improvvisamente si è trasformato  da direttore di un giornale  obiettivo  in acceso sastenitore dell’uomo delle Banche, che non è proprio il modello dei lettori de Il Tempo. Lo stesso Sechi,  da qualche giorno si è anche trasformato in candidato nella lista Monti al Senato, lista e posto blindato che aprirà a Sechi le porte del Senato, grazie ad una legge, il Porcellum, che lo stesso Sechi ha aspramente criticato. Non ci sembra che sia un modello di correttezza e anche di obiettività chi ha innalzato la bandiera della lotta ai privilegi  per poi piegarsi a questi. Ci auguriamo che Il Tempo, sotto la diresione del nuovo direttore, riacquisti obiettività coniugata ad autorevolezza. g.