ROMA – Quattro-cinque euro annui in meno sulla bolletta della luce del 2013, il doppio l’anno prossimo. Tanto dovrebbe valere per le famiglie italiane (che ogni anno pagano in media 511 euro di luce) la riduzione, pari a 550 milioni, del prezzo dell’energia elettrica, deliberata dal governo Letta nel decreto «Fare».
Il condizionale è d’obbligo, visto che ieri i tecnici dei ministeri competenti erano ancora al lavoro per «cifrare» il decreto e nelle ultime ore è circolata l’indiscrezione di 150 milioni di euro, di cui ora dispone l’Erario, provenienti dalla cosiddetta componente A2 della bolletta (oneri per la messa in sicurezza del nucleare), e che potrebbero essere destinati al taglio delle bollette. Se queste risorse fossero risorse aggiuntive, genererebbero un ulteriore sconto quest’anno di due euro, ma potrebbero anche essere soltanto sostitutive di qualche altra voce.Fonte ANSA, 18 GIGUNO 2013

……………Insomma il decreto del “fare” ha partorito per gli italiani l’ennesimo topolino o, se si vuole, l’ennesima presa in giro. Letta, nella conferenza stampa di presentazione del decreto legge, annunciava,  tutto giulivo, che le bollette della luce sarebbero state diminuite nell’anno 2013. A conti fatti si tratta di 5 euro all’anno, che potrebbero salire a 7 ma non di più. Cioè quanto gli italiani di buona volontà fanno cadere nel cestino delle offerte durante la messa domenicale. Quindi una elemosina all’anno quella del governo delle larghe intese a fronte delle esosissime tasse che gli italiani pagano per mantenere in vita un sistema che fa acqua da tutte le parti. g.